Note di cinema
Live di parole e musica
con Roberto Angelini
Modera Boris Sollazzo
Modera Boris Sollazzo
Nasce a Roma nel 1975, crescendo a stretto contatto con la musica grazie ad un nonno mecenate e un patrigno chitarrista swing. Fa molta gavetta, spaziando dal jazz, al rock, addirittura all’heavy metal ed esordisce aprendo i concerti per artisti come Jarabe de Palo, Max Gazzè, Marina Rei e Carmen Consoli.
Nel 2001 partecipa alla 51ª edizione del Festival di Sanremo nella sezione Nuove proposte con la canzone Il Sig. Domani vincendo il Premio della Critica Mia Martini. È il singolo Gattomatto, che diviene il tormentone dell’estate 2003, a dargli un’enorme popolarità.
Nel 2005 esce Pong Moon, album tributo a Nick Drake con il violinista Rodrigo d’Erasmo: una svolta importante, non solo per la scelta di utilizzare solo l’inglese, ma anche per le sonorità che lo allontanano completamente da quelle del singolo precedente.
Intanto Angelini diventata uno dei turnisti più apprezzati dell’ambiente e sono tante le sue collaborazioni, da Pino Marino a Niccolò Fabi, a cui ancora oggi è legato da una stretta amicizia. Nel 2008 fonda la Fiori Rari, etichetta che nel tempo produrrà artisti come Margherita Vicario, Andrea Rivera, Luca Carocci e il progetto Discoverland, assieme a Pier Cortese. Prende anche parte all’incisione dell’album Volume I del Collettivo Angelo Mai – Orchestra Mobile di Canzoni e Musicisti, un collettivo nato da un gruppo numeroso di artisti romani legati al centro sociale l’Angelo Mai Occupato.
Dopo la collaborazione con Fabi per Solo un uomo e la prima esibizione sul palco del Primo Maggio il musicista scrive Calore, scelto come singolo del suo primo EP da Emma, con cui avvia una collaborazione che durerà nel tempo.
Nel 2009 esce il suo terzo album di inediti intitolato La vista concessa. L’album successivo Phineas Gage da molto spazio all’elettronica e contiene gioielli come Cenere.
Dal marzo 2013 entra a far parte della squadra di lavoro dei programmi televisivi Gazebo e Propaganda Live, condotti da Diego Bianchi.