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MEF – Media Education Factory

LUCE ED IMMAGINE

Masterclass con Daniele Ciprì

Masterclass con Daniele Ciprì

DOVE

Sala Pasolini

QUANDO

29 ottobre 2022, h 17:00

Ingresso gratuito. Prenotazione online obbligatoria.

La masterclass ad ingresso gratuito è aperta ad un massimo di 50 partecipanti.
Per partecipare alla Masterclass è necessario prenotarsi.

La masterclass con Daniele Ciprì si muove lungo tre linee.

La prima linea vorrebbe provare a indagare l’attività di regista dell’autore siciliano – e qui inevitabile e forse decisivo, l’incontro con Franco Maresco – e l’idea di cinema che ha coltivato nel corso del tempo.

La seconda linea vorrebbe sondare il suo contributo a rinnovare, rivoluzionare, sconvolgere, l’immaginario televisivo con Cinico TV, il fatto che quell’esperienza ha rivelato, non solo il talento dei due autori, ma corpi, storie, geografie, volti, luoghi oggi quasi impossibili da ritrovare in forma di racconto per immagini.

La terza linea è tutta dentro la collaborazione che, nel corso degli anni, Ciprì ha avuto con i maggiori registi italiani e internazionali come direttore della fotografia.

L’incontro con l’autore sarà preceduto dalla visione de “La Fornace”, cortometraggio diretto da Daniele Ciprì, che può essere visto come un punto di sintesi della storia del cinema, un bianco e nero bruciante, sommerso in un antro carico di rimandi mitici e di storie già consumate, ma che sempre si rinnovano nel tempo.

Daniele Ciprì

daniele ciprì

Regista, sceneggiatore e fotografo, Daniele Ciprì è diventato famoso, tra gli anni Ottanta e Novanta, per aver girato con Franco Maresco, compagno di molti suoi lavori, “Incertamente! Cinico TV 1991-1996” (1997), destinato alla televisione e trasmesso sulla Rai 3, quella voluta da Angelo Guglielmi. I toni dissacranti sono caratteristici anche dei lavori successivi. Il primo lungometraggio è “Lo zio di Brooklyn“(1995), cui seguono “Totò che visse due volte“(1998), accusato di blasfemia e bandito dalla TV italiana, e “Il ritorno di Cagliostro“(2003), presentato in concorso alla 66esima edizione del Festival di Venezia, nella sezione Controcorrente. Come direttore della fotografia Ciprì ha esordito con “Tano da morire“(1997), di Roberta Torre, e nel 2009 ha ricevuto sia il Nastro d’argento che un David di Donatello per la direzione della fotografia del capolavoro di Marco Bellocchio “Vincere“(2009), con il quale lavora ad altri tre film, tra cui “Fai bei sogni” del 2016. Il suo percorso artistico, come direttore della fotografia, non subisce alcuna interruzione, tra i suoi ultimi lavori ci sono “La Paranza dei Bambini” di Claudio Genovesi (2019), “Il primo Re” di Matteo Rovere (2019) e “Il Cattivo Poeta” Gianluca Jodice (2020). Nel 2012 arriva il primo lavoro di cui cura la regia senza la collaborazione di Maresco, “È stato il figlio“, vince il Premio al miglior contributo tecnico per la fotografia alla 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Seguiranno “La Buca” (2014) e nel 2022 il corto “La Fornace”, presentato, fuori concorso, alla 79. Mostra del Cinema di Venezia.

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