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RING

L’UOMO CHE INSEGNÒ IL VENTO A DAVID BOWIE

incontro con Giovanni Veronesi

MODERA

Boris Sollazzo

DOVE

SALA PASOLINI

QUANDO

12 NOVEMBRE 2023, H 20.30

Ingresso gratuito.

L’incontro è trasmesso anche in diretta streaming.

Su una carriera così, ci metterebbero la firma tutti. Eppure lui l’ha vissuta con il ghigno di chi ha fatto ciò che amava senza pensarci su troppo, senza essere schiavo dell’ambizione se non quella bambina ed entusiasta di chi ha ricevuto il suo giocattolo preferito e vuole consumarlo, scovarne ogni potenzialità. Giovanni Veronesi, non se ne abbia male, è tra gli autori, tra i commedianti – nel senso letterale e più antico del termine – più sottovalutati del cinema italiano. Un po’ per amicizia – Nuti con il suo genio tragico gli ha fatto ombra -, un po’ perché per lui conta far le cose invece di costruire il proprio mito. Ma è l’uomo che ha fatto picchiare Verdone in una scena di sesso geniale, che ha convinto David Bowie a recitare per lui promettendogli il più bel vento della sua vita, che ha diretto Robert De Niro ed è tra i pochi italiani, oltre a Gianni Minà, ad averlo avuto a cena. E nel frattempo ha seminato gioielli come L’ultima ruota del carro e Genitori e figli, non solo i Manuali d’Amore e i Moschettieri che hanno riempito le sale (e le cene di battute da citare con gli amici). Anche i suoi film meno riusciti, forse un paio, hanno un garbo e un’originalità che altri si sognano. Ha dimostrato di saper fare pure videoclip (Elisa, Gianna Nannini, Negramaro tra gli altri) e la tv con l’ultimo format Rai davvero entusiasmante – Maledetti amici miei – e tutto questo, citando un suo film, in quello che Non è un paese per Giovan(n)i.
E l’impressione è che il meglio debba ancora venire.

Giovanni Veronesi

Giovanni Veronesi (1962) è regista, sceneggiatore e attore. Ha iniziato la sua carriera come attore nel 1983 con Pupi Avati in Una gita scolastica. Solo due anni dopo inizia il suo sodalizio (mai interrotto) con Francesco Nuti per cui scrive, affiancato da Vincenzo Cerami, ben sei film per altrettanti successi. Esordisce come regista con Marameo (1987) per poi tuffarsi nell’impresa di reggere la scrittura di ben quattordici film diretti da Leonardo Pieraccioni e Massimo Ceccherini. Ricordiamo il formidabile successo di Che ne sarà di noi (2004) e di Manuale d’amore (2005), vincitore del Nastro d’Argento per la migliore sceneggiatura e a cui faranno seguito altri due capitoli (nel 2007 e nel 2011, quest’ultimo con la partecipazione di Robert De Niro). Nel 2017 dirige Non è un paese per giovani, tanto esemplare nel titolo e nel tema da diventare un programma radiofonico e, forse, il ritratto di un paese smarrito. I suoi film hanno lasciato tracce profonde nella storia e nella cronaca del cinema italiano, tutte o quasi nel segno di una leggerezza mai banale, di una grazia nel tocco che ha fatto scuola.

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11_18 novembre 2023