SEGNI DI CINEMA / PRESENTAZIONE DEL SAGGIO ``DA UNA PROSPETTIVA ECCEDENTE, IN DIALOGO CON ANTONIO CAPUANO``
di Armando Andria, Alessia Brandoni, Fabrizio Croce
Incontro con gli autori

MODERA
Alfonso Amendola
DOVE
Chiesa dell’Addolorata
QUANDO
23 ottobre 2022, h 18:30
Da una prospettiva eccedente. In dialogo con Antonio Capuano
a cura di Armando Andria, Alessia Brandoni, Fabrizio Croce
Artdigiland, 2022
Il libro dialoga con la vulcanica personalità di Antonio Capuano e con la sua opera cinematografica, partendo dall’indissolubile commistione tra la sua dimensione artistica e quella personale, in un corpo a corpo con la sua storia, il suo mondo di appassionate preferenze e altrettanto radicali rifiuti, il suo sguardo singolare e sorgivo sulla vita e sul cinema. Composto da una lunga conversazione, nella prima parte, e da saggi critici nella seconda, il volume fa-esperienza di Capuano approfondendo di volta in volta la regia e il rapporto con gli attori, la concezione del montaggio, la relazione con il paesaggio e con lo spazio urbano, il senso dell’inquadratura, la dialettica tra scrittura ed esperienza, la ferita della realtà e l’assillo del tempo; incrociando così la vasta gamma di armonie e disarmonie di un percorso entusiasmante e vitale che eccede costantemente i margini. E rintracciando, come scrivono gli autori, «quel coraggio selvatico e quella autenticità materica che alimentano costantemente il bisogno di andare alla ricerca di una verità delle cose, dentro e fuori di sé».
Armando Andria

Armando Andria (Napoli, 1978) è critico cinematografico, curatore, producer. Ha scritto per «Napoli Monitor» e «Sentieri selvaggi», è redattore di «Schermaglie cinema, inoltre». Ha preso parte, con due saggi sul cinema napoletano, al volume collettivo Lo stato della città (Monitor 2016). Come curatore indipendente ha realizzato retrospettive monografiche, cicli di proiezioni e laboratori sul cinema. È producer del film Gli ultimi giorni dell’umanità, diretto da Enrico Ghezzi e Alessandro Gagliardo, presentato in selezione ufficiale alla 79a Mostra del cinema di Venezia.
Alessia Brandoni

Alessia Brandoni (Roma, 1972) dopo gli studi in giurisprudenza ha iniziato a lavorare come avvocata, occupandosi in particolare di diritto d’autore, di diritto dell’arte e di archivistica; parallelamente ha mantenuto sempre vivo il rapporto con il cinema, collaborando con i cineclub romani Detour e L’isola che non c’è. Come curatrice indipendente ha organizzato retrospettive monografiche sul cinema di John Cassavetes, Chantal Akerman e Olivier Assayas. Scrive sulla rivista di cinema “Schermaglie cinema, inoltre” e coordina, insieme ad altri e altre, l’associazione culturale ad essa correlata. Ha scritto di cinema sul settimanale “Rinascita della sinistra”.
Fabrizio Croce

Fabrizio Croce (Roma, 1977) è critico cinematografico: è stato redattore per la versione on line di «Sentieri selvaggi» e attualmente collabora con «Close-Up, storie della visione» e «Schermaglie cinema, inoltre», di cui è uno dei coordinatori. Con Sabina Curti ha realizzato il volume: Il cielo rovesciato: rifrazioni tra reale e immagi-nario nel cinema di Mario Balsamo (Bulzoni, 2020). Si occupa, inoltre, di sociale, lavorando da anni nel mondo del disagio psicofisico anche attraverso l’arteterapia e il cinema.
Alfonso Amendola

Alfonso Amendola è professore di Sociologia dei processi culturali presso l’Università di Salerno. Delegato del Rettore della Radio d’Ateneo. Redattore di riviste internazionali, è editorialista del quotidiano “Il Mattino”. Il suo percorso di ricerche si muove lungo un crinale tra culture d’avanguardie, digital society e consumi di massa. In ambito cinematografico si è occupato di Carmelo Bene, Pier Paolo Pasolini, Rainer Werner Fassbinder, Orson Welles, Maya Deren, Vladimir Majakovskij; del rapporto del cinema tra arte, teatro e letteratura; del cinema tra E-generation e consumi digitali; dello snodo cinema e post-serialità.