Frank Zappa lo ha definito il “Michelangelo del fumetto”, con il grande rocker condivide anche un’iconoclastia feroce, un talento fuori scala e fuori dagli schemi, il non essere mai stato normalizzato dall’industria e tantomeno sedotto dal mainstream. E la cover dell’album di Zappa The Man from Utopia fu disegnata proprio da lui. Amico e sodale di Andrea Pazienza, con cui ha condiviso il liceo artistico e l’esperienza mitica del Cannibale, su cui esordirà Ranxerox che poi traslocherà su Frigidaire e Il Male – riviste furiosamente libere e spudoratamente eclettiche, tra reportage e falsi d’autore – è stato tradotto in tre continenti e ha lavorato per teatro, tv e cinema (ha vinto un César per Asterix e Obelix – Missione Cleopatra, di cui disegnò i costumi). Da più di 40 anni vive in Francia, dove i fumettisti come lui trovano asilo e rispetto, sia come illustratore che come autore, ma dai primi anni 2000 ha abbandonato le nuvole parlanti, se non per limitate e sporadiche eccezioni, e ha deciso di dedicarsi ad altro, soprattutto alla pittura. Tanino Liberatore ha sempre scritto, disegnato e detto ciò che desidera e sente profondamente. Frammenti di caos creativo, un big bang inimitabile. E per molti versi, irripetibile.